“Favola” Il sentimento e il ragazzo

C’era una volta un sentimento e c’era una volta un ragazzo. Questo ragazzo pensava di aver già provato in diverse occasioni questo sentimento ma in realtà non l’aveva mai fatto. Un giorno per caso, mentre si trovava ad una festa, s’imbatte in uno sguardo. Quello sguardo quando si posò su di lui cambiò il ragazzo per sempre. Quello sguardo non era come gli altri, era entrato dentro di lui silenziosamente e aveva avuto un effetto esplosivo, come una bomba. Aveva incendiato il ragazzo dall’interno, sciogliendo il ghiaccio che lui portava dentro per difendersi. Dopo aver vissuto quell’attimo con quello sguardo il ragazzo s’imbatté in una voce. Era una voce particolare, era variabile a seconda del momento che viveva ma era sempre attraente e seducente. Il ragazzo, la prima volta che si rivolse a lui, rimase incantato e ancora infervorato dallo sguardo non riuscì a non trattenere le emozioni che fino ad allora aveva sempre tenuto a bada. Il cuore che fino a quel momento era rimasto immobile e ghiacciato aveva iniziato a battere all’impazzata. Successivamente alla voce il ragazzo si trovò a contatto con una mano. Quella mano la prima volta lo sfiorò appena. Quella mano e quel tocco fecero vibrare ogni singola cellula del suo corpo. Quella mano aveva dita lunghe e sottili e la pelle era delicata e profumata di natura. Quella mano gli trasmise emozioni di vario tipo ma soprattutto quella mano rasserenò il ragazzo. Andando avanti nella serata il ragazzo incontrò due occhi. Erano due occhi particolari, bellissimi e profondi, in parte tristi ma colmi d’amore. Quegli occhi erano la cornice perfetta dello sguardo che aveva sciolto il ghiaccio al suo interno. Quegli occhi erano una porta di passaggio per un mondo paradisiaco. Quegli occhi erano un mondo a sé. Durante la serata i l ragazzo fu inebriato da un profumo. In mezzo a tanti odori uno solo lo colpì, quella fragranza era unica e provocante. Quell’aroma non era di un cosmetico. Era l’emanazione di un’anima, un’anima indescrivibilmente affascinante. Quel profumo era il fascino sotto forma di aroma. Il ragazzo quella sera si sentiva diverso, tutto era più bello, viveva tutto in modo differente. Si sentiva più forte e sicuro, provava sentimenti veri e profondi e viveva tutte le emozioni senza paura. Verso la fine della serata uscì fuori per prendere un po’ d’aria e allontanarsi dalla confusione della festa a cui era. Fu in quel momento che il ragazzo venne attratto da delle labbra. Fu attratto come il toro dal colore rosso, come gli orsi dal miele, come un bicchiere di vino attira un’alcolista, come un bambino che piange attira a sé la mamma. Non riusciva a resistere a quelle labbra erano lunghe, sottili ma piene, erano morbide e sensuali per di più impreziosite dal rosso vivo del rossetto. Il ragazzo aveva un uragano che lo sconvolgeva al suo interno. Baciò quelle labbra, le baciò intensamente, le baciò come se fosse l’ultima volta e non la prima perché non sapeva se ci sarebbe stata una volta successiva. Mentre le baciava era come se non avesse mai desiderato altro, quelle labbra erano l’appagamento più completo, quelle labbra lo fecero tremare per il turbinio di emozioni che gli trasmettevano. Quelle labbra cambiarono ogni cosa. Quelle labbra gli diedero vita. Il ragazzo scoprì di non aver mai vissuto fino a quel momento. Quel giorno lui era nato ed era figlio di uno sguardo, di una voce, di una mano, di due occhi, di un profumo e di un paio di labbra. Il tutto era parte della stessa persona, della stessa donna. Quella donna era un sentimento fatto persona, era il sentimento nella sua forma umana. Quella donna era l’Amore. Il ragazzo quel giorno, per caso, aveva conosciuto l’Amore. Il ragazzo da quel giorno non poté fare più a meno dell’Amore, era colmo d’Amore. Ogni millimetro del suo essere era Amore perché lui era figlio di quell’Amore. L’Amore quando ti da alla luce, come aveva fatto con quel ragazzo, non ti permette più di vivere senza. Una persona che nasce dall’Amore può respirare, può camminare, può vivere ma mai senza Amore. Quel ragazzo e quel sentimento erano ormai la stessa cosa, erano unificati. Fintanto che il ragazzo avrebbe vissuto quel sentimento avrebbe fatto parte di lui e viceversa. Nulla avrebbe più cambiato, modificato o mutato quello che era nato da quell’unione.

“Favola” Il sentimento e il ragazzoultima modifica: 2016-09-03T18:44:35+02:00da jesuisjetaime
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su ““Favola” Il sentimento e il ragazzo

Lascia un commento